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L'Inevitabilità

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Messaggio  Sebastiano Mer Feb 10, 2010 4:13 pm

Il mio articolo "L'Inevitabilità - Possiamo cambiare il corso degli eventi?", apparso sul nr. 4 (gennaio 2010) di "Buongiorno Ticino":

http://issuu.com/36bt/docs/bt_4/30 study
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Messaggio  Fabiana Ven Mar 19, 2010 4:02 am

[justify]
"L'Inevitabilità - Possiamo cambiare il corso degli eventi?"
Evil or Very Mad Mad
Ma perché cerchiamo sempre di cambiare il corso degli eventi? Perché ci arroghiamo il diritto di sapere sempre cosa è meglio per gli altri, quando in realtà non sappiamo nemmeno quello che è il meglio per noi ?
Spesso,nel mio lavoro, vedo persone prolungare la sofferenza di altre persone, al solo scopo di ritardare l'inevitabile, eppure resto a guardare. Allora mi chiedo, ma è giusto che io non dica niente ? Così nasce il giudizio, verso coloro che decidono di salvare l'insalvabile, provocando ulteriore sofferenza, verso me stessa, perché osservo immobile, verso l'accanimento terapeutico ecc... Ora riflettendo sul tuo articolo mi rendo conto che anche gli interventi inopportuni, atti di altruismo fatti perlopiù per egoismo, sono messi, dall'universo, al momento e al posto giusto per chi sa guardare.
Sebastiano hai detto una cosa interessantissima sull'indifferenza. E' una delle paure più grandi che accompagnano il mio percorso.
Se tu fossi rimasto a guardare la farfalla senza far niente ? Semplicemente guardando il corso degli eventi ?
Avresti espresso un giudizio verso te stesso considerandoti indifferente ?
Accettazione forse non è indifferenza , forse è riuscire a vedere l'amore anche dove sembra che d'amore non ve ne sia.
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Messaggio  Sebastiano Sab Mar 20, 2010 8:09 pm

Cara Fabiana, le tue riflessioni sono molto importanti, ma vorrei spendere due parole sul pericolo di confondere "accettazione" con "ignavia".
Le possibilità del nostro interagire con l'universo sono tre: l'azione costruttiva, l'azione distruttiva e l'assenza di azione. Ad "azione" possiamo anche
sostituire "pensiero" o "sentimento" e il concetto non cambia. Ora, un conto è l'accettazione degli eventi intesa come serena consapevolezza che ogni
cosa è determinata da un fattore di intelligenza superiore (Dio o natura che dir si voglia); un altra cosa invece è annullarsi come esseri agenti,
smettere di intervenire nel mondo attraverso azioni costruttive o distruttive, e rimanere passivi.
Io credo che cercare dentro di sè per capire se un proposito sia costruttivo o distruttivo, prima di metterlo in atto, sia un indice di saggezza, poichè
l'attuazione di propositi costruttivi contribuisce all'armonia, mentre l'attuazione di propositi distruttivi contribuisce al chaos.
Per applicare quanto ho detto all'esempio della farfalla che sta annegando in piscina, se non avessi pensato e fatto assolutamente niente sarei stato
passivo, se avessi pensato "muori, stupido insetto!" o peggio avessi spinto la farfalla sott'acqua avrei attuato un proposito distruttivo, mentre
cercando di aiutare la farfalla ho attuato un proposito costruttivo. Nell'uno come nell'altro caso, non avrei fatto nè bene nè male, ma è chiaro che
un proposito distruttivo non avrebbe fatto che nuocere alla mia interiorità, l'assenza di propositi non avrebbe prodotto nessun effetto, mentre il proposito costruttivo può aver giovato all'accrescimento della mia sensibilità.
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Messaggio  Fabiana Dom Mar 21, 2010 12:06 am

Accettazione non è da confondere con "ignavia" e su questo sono daccordo . Non è da intendere come passiva osservazione degli eventi (non azione), accettazione può essere intervenire o non intervenire , perché alle volte anche il non fare, è un azione. Non so se riesco a spiegarmi. E' chiaro ormai, persino per me, che senza azione non c'è nessuna speranza di accrescere in alcun modo la nostra sensibilità .
Diamo un altro possibile corso degli eventi , alla tua farfalla. Avresti potuto aspettere e...vedere una foglia cadere in piscina, la farfalla riuscire ad arrampicarvicisi, asciugarsi le ali al sole e volare via evitando così la lucertola. Per osservare questa scena quanta forza avresti dovuto metterci? E un atteggiamento passivo non implica un uso di forza alcuna, o no.
Un tale atteggiamento, di semplice osservazione potrebbe però essere scambiato per indifferenza.
Anche il tuo agire faceva sicuramente parte dell'inevitabilità del corso degli eventi. Non è un caso se hai salvato la farfalla; e sono felice di sapere che un ragazzo così giovane cerchi capire se un proposito è costruttivo o distruttivo, anche se ti ho già detto, che credo, che tu sia "un'anima" antica e che in qualche modo questa anima antica parli attraverso di te, te inteso come Sebastiano B.Brocchi.
E nell'inevitabilità degli eventi sono compresi anche tutti coloro che non si pongono domande, o che agiscono solo con scopi distruttivi. Mi piace questo aforisma di Herman Hesse :"
Tutte le cose, anche le meno interessanti, o le più brutte, hanno un lato piacevole.Bisogna solo volerlo vedere.
Fabiana
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