Religioni a confronto e mitologie comparate
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Religioni a confronto e mitologie comparate
Discussioni, opere e autori che analizzano i rapporti esistenti fra le diverse mitologie e religioni...
Re: Religioni a confronto e mitologie comparate
Uno dei miei autori preferiti in questo campo é il professor Mario Bacchiega, di cui ho letto "Il Pasto Sacro" e "Simbologia del Figlio dell'Uomo".
Entrambi i testi sono molto illuminanti e andrebbero sicuramente letti da chi si interessa dell'origine dei simboli che nei secoli sono confluiti nella vicenda cristologica.
Per conoscere meglio questo autore vi consiglio di visitare il suo sito http://www.bacchiega.it
Entrambi i testi sono molto illuminanti e andrebbero sicuramente letti da chi si interessa dell'origine dei simboli che nei secoli sono confluiti nella vicenda cristologica.
Il fenomeno stupefacente e sconcertante, per il quale gli uomini, fin dalla preistoria, mangiano la divinità.
Gesù, nei Vangeli, usa per sè il titolo misterioso di "figlio dell'uomo". Ma cosa significa esattamente tale titolo?
Per conoscere meglio questo autore vi consiglio di visitare il suo sito http://www.bacchiega.it
Re: Religioni a confronto e mitologie comparate
Un regalino che mi sono fatto per il mio 22° compleanno (il 18 marzo) Non ho ancora iniziato a leggerlo ma sono sicuro che si tratta di un libro di quelli da consigliare (come del resto tutto ciò che ha scritto Campbell)
"Miti di luce", J. Campbell
"Miti di luce", J. Campbell
I miti non appartengono alla mente razionale. Piuttosto, essi scaturiscono dalle profondità di quel grande serbatoio che Jung chiama "inconscio collettivo". In Occidente è capitato che siano stati interpretati come fatti. Ma poiché, in questa nostra era di scetticismo scientifico, siamo consapevoli che tali fatti non possono essere accaduti davvero, la parola "mito" è divenuta sinonimo di "falsità". E la vita religiosa ha assunto un carattere strettamente morale. In altre parole, l'uomo contemporaneo ha perso la possibilità di accedere a una dimensione profonda ed essenziale della sua natura. Secondo Campbell, però, la grande diffusione delle dottrine orientali nel contesto delle accecate esistenze occidentali ha il benefico effetto di ridestarci al nostro retaggio pre-cristiano, a quelle Tradizioni nelle quali il mito non è inteso come il racconto di fatti pseudostorici, ma è la rivelazione poetica del grande mistero che esiste ora e da sempre, che sta dentro ognuno di noi e che è al di là di ogni possibile definizione. Spaziando dall'induismo al taoismo, dal buddhismo al giainismo, Campbell esplora le metafore orientali dell'Eterno e del Trascendente, immagini, figure e racconti all'apparenza esotici, quando non estranei alla nostra sensibilità, eppure in grado di trasmettere anche a noi il loro messaggio di verità intorno all'uomo.
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