Il Mago (archetipi)
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Il Mago (archetipi)
Da un testo che parla di archetipi legati alla personalità ed al modo in cui "vediamo" il mondo e la vita, riporto questo piccolo ma interessante brano...
Per fare un piccolo riassunto che permetta una contestualizzazione di quanto andrò a riportare, elenco quelli che sono riportati come gli archetipi principali presenti nel nostro percorso evolutivo:
L'innocente
l'Orfano
il Viandante
il Guerriero
il Martire
il Mago
Si tratta, secondo il testo che non vado ad indicare per ora (a meno che qualcuno non sia particolarmente interessato e per rispetto a Sebastiano), di archetipi attraverso cui passiamo, non necessariamente secondo l'ordine riportato e non necessariamente in fasi separate.
"Il Mago invece conosce la grazia: non come un evento insolito, ma semplicemente come un genere di energia di cui possiamo disporre. Ci sono momenti in cui le nostre energie languono, in cui le nostre abilità vengono meno, o in cui i normali, quotidiani modi di risolvere i problemi non servono allo scopo. Attingere alla grazia richiede la capacità di collegarsi con la fonte ultima dell'energia dell'universo. (...)
Certe persone non le considerano qualcosa di magico o di mistico, ma conoscono quei momenti in cui si sentono come se fluissero con l'universo e in cui ogni cosa, in maniera alquanto magica, procede alla perfezione.
I Maghi si sforzano quindi di vivere in armonia con i mondi naturale e soprannaturale, e fare questo richiede integrità ed equilibrio interiore."
E' solo un piccolo stralcio, ma mi è sembrato interessante.
Per fare un piccolo riassunto che permetta una contestualizzazione di quanto andrò a riportare, elenco quelli che sono riportati come gli archetipi principali presenti nel nostro percorso evolutivo:
L'innocente
l'Orfano
il Viandante
il Guerriero
il Martire
il Mago
Si tratta, secondo il testo che non vado ad indicare per ora (a meno che qualcuno non sia particolarmente interessato e per rispetto a Sebastiano), di archetipi attraverso cui passiamo, non necessariamente secondo l'ordine riportato e non necessariamente in fasi separate.
"Il Mago invece conosce la grazia: non come un evento insolito, ma semplicemente come un genere di energia di cui possiamo disporre. Ci sono momenti in cui le nostre energie languono, in cui le nostre abilità vengono meno, o in cui i normali, quotidiani modi di risolvere i problemi non servono allo scopo. Attingere alla grazia richiede la capacità di collegarsi con la fonte ultima dell'energia dell'universo. (...)
Certe persone non le considerano qualcosa di magico o di mistico, ma conoscono quei momenti in cui si sentono come se fluissero con l'universo e in cui ogni cosa, in maniera alquanto magica, procede alla perfezione.
I Maghi si sforzano quindi di vivere in armonia con i mondi naturale e soprannaturale, e fare questo richiede integrità ed equilibrio interiore."
E' solo un piccolo stralcio, ma mi è sembrato interessante.
aisha- Numero di messaggi : 44
Data d'iscrizione : 11.02.09
IL MAGO (ARCHETIPI)
Davvero interessante, grazie per averlo pubblicato
Fabiana- Numero di messaggi : 50
Data d'iscrizione : 21.12.08
Re: Il Mago (archetipi)
Cara aisha, non ho capito perchè non indichi la fonte del brano per rispetto nei miei confronti... intendi per non farmi concorrenza citando i miei "colleghi"??
Ci mancherebbe altro, questo forum nasce proprio per diffondere la cultura nei suoi vari aspetti, e non l'ho certo creato per avere una cerchia di "fedeli" che parlino solo dei miei scritti
Ci mancherebbe altro, questo forum nasce proprio per diffondere la cultura nei suoi vari aspetti, e non l'ho certo creato per avere una cerchia di "fedeli" che parlino solo dei miei scritti
Re: Il Mago (archetipi)
si, forse è stata una "delicatezza" inutile, ma non conosco ancora bene l'ambiente e istintivamente non mi è sembrato carino citare un libro altrui nel tuo forum... Apprezzo profondamente il tuo spirito aperto, che poi, inutile dirlo, è l'unica via per una crescita completa, la propria e quella altrui....
Il libro citato è: "L'eroe dentro di noi" di Carol S. Pearson
Procedendo nella lettura: "Il potere del Mago, tuttavia, non dovrebbe essere usato fino a quando non siano state apprese le lezioni del Martire, del Viandante e del Guerriero. Senza il desideio di usare il proprio potere in favore degli altri così come per se stessi, senza un impegno alla propria integrità, senza il coraggio e la disciplina che richiede l'affermare la propra integrità nel mondo, il potere dell Mago verrà inevitabilmente usato male"
Il libro citato è: "L'eroe dentro di noi" di Carol S. Pearson
Procedendo nella lettura: "Il potere del Mago, tuttavia, non dovrebbe essere usato fino a quando non siano state apprese le lezioni del Martire, del Viandante e del Guerriero. Senza il desideio di usare il proprio potere in favore degli altri così come per se stessi, senza un impegno alla propria integrità, senza il coraggio e la disciplina che richiede l'affermare la propra integrità nel mondo, il potere dell Mago verrà inevitabilmente usato male"
aisha- Numero di messaggi : 44
Data d'iscrizione : 11.02.09
Re: Il Mago (archetipi)
Credo sia importante sottolineare "non necessariamente secondo l'ordine riportato e non necessariamente in fasi separate".
Per esempio, non so bene spiegare perchè, ma credo che l'innocente rappresenti un grado evolutivo superiore al Mago (forse mi lascio
condizionare da quanto ha detto Sebastiano riguardo a Charlie Bucket http://riflessioni.it/simbologia/rosenkreuz-charlie-bucket-fabbrica-cioccolato.htm)...
fra l'altro, non so se ti sei accorta (probabilmente no), ma l'innocente è l'unico dei 6 archetipi che hai scritto con l'iniziale minuscola.
È curioso, perchè di fatto è proprio per questo motivo che l'innocente è superiore agli altri... capisci quello che voglio dire?
Per esempio, non so bene spiegare perchè, ma credo che l'innocente rappresenti un grado evolutivo superiore al Mago (forse mi lascio
condizionare da quanto ha detto Sebastiano riguardo a Charlie Bucket http://riflessioni.it/simbologia/rosenkreuz-charlie-bucket-fabbrica-cioccolato.htm)...
fra l'altro, non so se ti sei accorta (probabilmente no), ma l'innocente è l'unico dei 6 archetipi che hai scritto con l'iniziale minuscola.
È curioso, perchè di fatto è proprio per questo motivo che l'innocente è superiore agli altri... capisci quello che voglio dire?
Diogene- Numero di messaggi : 62
Data d'iscrizione : 19.11.08
Re: Il Mago (archetipi)
Ciao Diogene, come sempre le tue osservazioni sono ricche di spunti....
Io non ho avuto modo di riflettere molto su quanto dici, per ora mi limito a "sentire" cosa significa per me quanto sto leggendo. La Comprensione verrà in un secondo momento.
Il libro non l'ho ancora finito tutto, ma ti riporto quella parte che credo di aver compreso e che sento mia.
Il Mago in realtà è proprio un ritorno allo stadio dell'Innocente, ma con una Consapevolezza diversa, diciamo superiore. Mentre l'Innocente è istintivamente tutto fiducia e meraviglia, il Mago lo è in modo Consapevole. Questo è quanto ho compreso e mi sembra anche molto bello.
Per spiegarlo con parole un po' più mie, ma neanche troppo dato che sono frutto di uno studio su quanto diceva Rudolf Steiner, è come per il percorso compiuto dall'umanità. In uno stadio iniziale tutto era presenza divina, tutto era sotto l'influenza delle divinità, ogni evento naturale e sociale aveva un suo perchè in una visione istintivamente legata al sacro. Poi l'Uomo ha abbandonato questo suo stadio innocente e istintivo arrivando a negare la presenza del non visibile, ad uccidere Dio e, gradino dopo gradino, ha sacrificato il suo contatto con l'aspetto sacro sull'altare della razionalità.
Ora guarda a caso, sta rifiorendo, in modi certo a volte discutibili, una ricerca della spiritualità che inevitabilmente, essendo passati attraverso la ragione, non può più essere istintiva, ma deve essere Compresa.
Al di là di quanto sia ancora incompiuto questo cammino dell'Umanità, non è forse vero che ancora una volta microcosmo e macrocosmo sono l'uno lo specchio dell'altro?
Il cammino dell'individuo ripercorre infondo il cammino dell'umanità, in questo senso il Mago a mio avviso, ma forse sono influenzata dal testo, è superiore a quello dell'Innocente, poichè è conquistato e ciò che è conquistato è più stabile. Forse può apparire meno poetico, ma mi sembra un "luogo" cui possa essere bello aspirare.
Io non ho avuto modo di riflettere molto su quanto dici, per ora mi limito a "sentire" cosa significa per me quanto sto leggendo. La Comprensione verrà in un secondo momento.
Il libro non l'ho ancora finito tutto, ma ti riporto quella parte che credo di aver compreso e che sento mia.
Il Mago in realtà è proprio un ritorno allo stadio dell'Innocente, ma con una Consapevolezza diversa, diciamo superiore. Mentre l'Innocente è istintivamente tutto fiducia e meraviglia, il Mago lo è in modo Consapevole. Questo è quanto ho compreso e mi sembra anche molto bello.
Per spiegarlo con parole un po' più mie, ma neanche troppo dato che sono frutto di uno studio su quanto diceva Rudolf Steiner, è come per il percorso compiuto dall'umanità. In uno stadio iniziale tutto era presenza divina, tutto era sotto l'influenza delle divinità, ogni evento naturale e sociale aveva un suo perchè in una visione istintivamente legata al sacro. Poi l'Uomo ha abbandonato questo suo stadio innocente e istintivo arrivando a negare la presenza del non visibile, ad uccidere Dio e, gradino dopo gradino, ha sacrificato il suo contatto con l'aspetto sacro sull'altare della razionalità.
Ora guarda a caso, sta rifiorendo, in modi certo a volte discutibili, una ricerca della spiritualità che inevitabilmente, essendo passati attraverso la ragione, non può più essere istintiva, ma deve essere Compresa.
Al di là di quanto sia ancora incompiuto questo cammino dell'Umanità, non è forse vero che ancora una volta microcosmo e macrocosmo sono l'uno lo specchio dell'altro?
Il cammino dell'individuo ripercorre infondo il cammino dell'umanità, in questo senso il Mago a mio avviso, ma forse sono influenzata dal testo, è superiore a quello dell'Innocente, poichè è conquistato e ciò che è conquistato è più stabile. Forse può apparire meno poetico, ma mi sembra un "luogo" cui possa essere bello aspirare.
aisha- Numero di messaggi : 44
Data d'iscrizione : 11.02.09
Re: Il Mago (archetipi)
Ottima osservazione aisha, riguardo all'innocenza consapevole. Tuttavia, i dubbi di Diogene potrebbero essere determinati dal nome "Mago", un termine che si presta agli usi e ai significati più diversi (e che proprio per questo motivo si trova molto raramente nei miei scritti). Per esempio, hai alcuni scrittori che parlano del Mago e della Magia riferendosi a concetti in realtà molto più vicini ad Iniziato e Iniziazione (come nel caso da te citato, o per esempio negli scritti del mio amico Salvatore Brizzi); ma, come spiegherò più diffusamente nel libro "Favole Ermetiche" (pubblicazione in autunno di quest'anno) se per Mago intendiamo invece colui che cerca di imporre la sua volontà e il suo potere alla natura e al corso degli eventi, eccoci ben distanti dalla meta degli Ermetisti...
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