Il fenomeno religioso
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Il fenomeno religioso
Discussioni generali sulla religione, la religiosità e l'approccio dei popoli antichi e moderni al sacro...
Re: Il fenomeno religioso
Un video che fa riflettere
http://video.corriere.it?vxSiteId=404a0ad6-6216-4e10-abfe-f4f6959487fd&vxChannel=tuttiivideo&vxClipId=2524_068641a0-ae6d-11dd-a27b-00144f02aabc&vxBitrate=300
Probabilmente lo avrete già visto in tv nei giorni scorsi
http://video.corriere.it?vxSiteId=404a0ad6-6216-4e10-abfe-f4f6959487fd&vxChannel=tuttiivideo&vxClipId=2524_068641a0-ae6d-11dd-a27b-00144f02aabc&vxBitrate=300
Probabilmente lo avrete già visto in tv nei giorni scorsi
Re: Il fenomeno religioso
beh, lo immaginavo....ormai dove c'é "religione" c'é aggressività. quando si capirà di togliere i dogmi senza paure di cosa succederà se non preghi, se non dai soldi alla chiesa , ecc. Le persone potranno sentirsi più serene direttamente con le proprie coscienze. ce ne sarebbe tanto da dire!!!!
orchidea- Numero di messaggi : 35
Data d'iscrizione : 10.11.08
dopo aver visto il filmato proposto da sebastiano
a sebastiano rispondo con tutto quanto e proposto in:
http://traces-du-sacre.centrepompidou.fr/
in particolare ascoltare la conferenza di marcel gauchet (da 1 a 7):l'art,le sacre,l'inquietude che potete ascoltare e vedere in real player (fondo pagina accueil)
http://traces-du-sacre.centrepompidou.fr/
in particolare ascoltare la conferenza di marcel gauchet (da 1 a 7):l'art,le sacre,l'inquietude che potete ascoltare e vedere in real player (fondo pagina accueil)
piergiorgio rangoni- Numero di messaggi : 6
Data d'iscrizione : 14.11.08
Re: Il fenomeno religioso
Orchidea, non posso darti torto... purtroppo non si tratta di un fattore connaturato soltanto alla religione... penso a quando anche gli Illuministi, i liberi pensatori, hanno avuto in mano, seppur per poco tempo, l'autorità tipica dei regimi teocratici (mi riferisco naturalmente al periodo della Rivoluzione Francese e del Terrore), e i risultati non sono stati molto diversi di quando era il Vaticano con la sua Santa Inquisizione a dettare legge ... la verità forse é che questo tipo di aggressività coercitiva é propria non tanto del fenomeno religioso, ma di ogni fondamentalismo, e di ogni gruppo che in un modo o nell'altro ottiene potere...
Re: Il fenomeno religioso
Nei video proposti da Piergiorgio, si dice fra le altre cose che al giorno d'oggi assistiamo ad uno strano e paradossale fenomeno: da un lato un progressivo allontanamento della società dalla religione, e dall'altro un rafforzarsi di certi fondamentalismi religiosi... mi viene in mente l'America, tanto aperta e libera sotto certi aspetti, e tanto bigotta e ipocrita sotto altri, ancora oggi nel 2008
Ma a ben vedere una tendenza é legata all'altra e da essa originata: l'esasperare un'appartenenza religiosa ed un certo sistema di valori, diventa lo strumento dei poteri politici per tenere unita e ubbidiente una società apparentemente alla deriva a causa della ritrovata libertà di pensiero... dico apparentemente, perché la libertà non può che portare ad un chaos benefico, destinato a riordinarsi presto in nuove forme sociali, nuove credenze, e nuovi approcci al sacro (nel caso del fenomeno religioso).
Molti però hanno paura di questo, e preferiscono aggrapparsi a ciò che conoscono, anche se riconoscono (più o meno consapevolmente) che si tratta di un sistema, una gerarchia, una forma di pensiero ormai superati e bisognosi di rinnovamento...
Ma a ben vedere una tendenza é legata all'altra e da essa originata: l'esasperare un'appartenenza religiosa ed un certo sistema di valori, diventa lo strumento dei poteri politici per tenere unita e ubbidiente una società apparentemente alla deriva a causa della ritrovata libertà di pensiero... dico apparentemente, perché la libertà non può che portare ad un chaos benefico, destinato a riordinarsi presto in nuove forme sociali, nuove credenze, e nuovi approcci al sacro (nel caso del fenomeno religioso).
Molti però hanno paura di questo, e preferiscono aggrapparsi a ciò che conoscono, anche se riconoscono (più o meno consapevolmente) che si tratta di un sistema, una gerarchia, una forma di pensiero ormai superati e bisognosi di rinnovamento...
a sebastiano da piergiorgio
...e intanto ecco cosa viene proposto...tutto sta decisamente cambiando!
purtroppo non tutti hanno 110 euro per un viaggio nella storia.peccato o fortuna?
purtroppo non tutti hanno 110 euro per un viaggio nella storia.peccato o fortuna?
L’Uomo del futuro - Il ritorno degli Dei
Riscopriamo la nostra parte divina e la nostra capacità creativa per una Nuova Era
Corso di Primo Livello dedicato al SAPERE dell’OTTAVA
È possibile poter “intuire” e ”scorgere“ quella parte umana in grado di trascendere i vincoli della “materia” come lo spazio, il tempo e la caducità?
Vogliamo essere ”finalmente” in grado di capire come il sapere “Sciamanico” possa essere interpretato come una raffinatissima scienza-spirituale, capace di rivolgersi alle leggi della Natura con il giusto rispetto, o di giungere ad un concetto di DIO completamente diverso dal nostro “barbuto censore”?
Vogliamo essere in grado di vedere il Creato e l’Universo come un unico Essere vivente, di cui l’uomo rappresenta un meraviglioso frattale vivente, ma soprattutto, di capire come tutto ciò che ci è concesso di “vedere”, sia solo un’infinitesima parte di un immenso progetto “sonoro”, in cui le uniche differenze sono costituite dalle “frequenze” del visibile e dell‘invisibile?
Allora, anche per prepararci a quei tempi, sicuramente “non” finali, a cui la Terra si sta e ci sta predisponendo, nolenti o volenti, forse è il caso di avvicinarsi ad un “sapere” che, probabilmente, fu il responsabile dell’età dell’oro umana, un sapere che rappresentò il cuore di quella enorme gemmazione esoterica che, comunque, fu condivisa a tutte le latitudini, da pochi eletti.
E’ giunto il “momento dell’Ottava”, per ricreare quel ponte conoscitivo utile agli uomini e ad una loro “futura” scienza, finalmente in grado di fondersi con le nostre “energie” sottili, da millenni sopite nella simbologia geometrica delle grandi cattedrali medioevali, come nei movimenti “direzionali” dei “padri” della natura.
Per ottenere tutto ciò, saranno, quindi, utilissimi tutti gli “esempi“ numerici, costruttivi, architettonici, religiosi, artistici e genetici, di tipo “sonico”, utilizzati nel passato dai popoli:
• della Fertile Mezza Luna,
• Egizi,
• Dogon,
• Minoici,
• Maya,
• Greci,
• Romani,
per renderci conto di come, pochi, ma essenziali “personaggi”, siano stati in grado di trasmettere, nei millenni, una codifica conoscitiva in grado di interpretare l’ATTO SONICO di un DIO essenzialmente “Maestro” nell’accordare le “NOTE” dodecafoniche della Creazione. “Personaggi” in grado di dare inizio a “tutte” le diverse, ma, essenzialmente simili, civiltà e religioni umane.
Quindi, passando per il Medioevo, senza trascurare il Rinascimento, giungendo fino ai giorni “nostri”, con i Cerchi nel Grano, sarà possibile vedere e dipanare la storia umana attraverso la lente vibrazionale dell’OTTAVA, frutto di un immenso “regalo” fatto alla nostra specie, in tempi, modi e luoghi, ancora oggi, sconosciuti.
Un “viaggio” nella storia, nel tempo e dentro di noi, affinché per tutti ci sia la possibilità di riscoprire l’essenza divina in tutto ciò che esiste, per intuire uno stato di autocoscienza sì terrestre, ma soprattutto Cosmica, poiché, come negli ultimi anni ci è stato ricordato: “Anche le Stelle sono la nostra casa”, ed ora è giunto il tempo di ricordarlo.
Michele Proclamato
Corso di 1° Livello
Data: 30 novembre 2008
Durata: 1 giorno - dalle ore 9.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 19.00
Numero minimo partecipanti: 10
Costo: Euro 110; Anticipo richiesto Euro 60 c/o:
piergiorgio rangoni- Numero di messaggi : 6
Data d'iscrizione : 14.11.08
chi è michele proclamato?
http://www.eoslailai.com/index.php?option=com_content&task=view&id=52&Itemid=26
piergiorgio rangoni- Numero di messaggi : 6
Data d'iscrizione : 14.11.08
Re: Il fenomeno religioso
Sempre a proposito del "fenomeno religioso", cosa ne pensate di miracoli, apparizioni, stigmate ecc... e di tutte quelle manifestazioni che le religioni usano come "dimostrazini" della fondatezza della loro dottrina?
Diogene- Numero di messaggi : 62
Data d'iscrizione : 19.11.08
Re: Il fenomeno religioso
Diogene ha scritto:Sempre a proposito del "fenomeno religioso", cosa ne pensate di miracoli, apparizioni, stigmate ecc... e di tutte quelle manifestazioni che le religioni usano come "dimostrazini" della fondatezza della loro dottrina?
Ho trovato questo bell'articolo sul blog di Dadrim: http://www.dadrim.org/content/view/99/1/
Re: Il fenomeno religioso
( il resto dell'articolo é su: http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2008/11/papa-dialogo-culture.shtml?uuid=afccf004-b96e-11dd-850a-4c92bd65492a&DocRulesView=Libero)Benedetto XVI: «Il dialogo tra le religioni non è possibile»
23 novembre 2008
Benedetto XVI mette i puntini sulle "i" sul tema del dialogo interreligioso, riproponendo in maniera estremamente chiara un concetto e una convinzione cui il Papa tiene molto...
Diogene- Numero di messaggi : 62
Data d'iscrizione : 19.11.08
Re: Il fenomeno religioso
http://www.focus.it/Storia/multimedia/La_storia_delle_religioni.aspxCome si è trasformata la geografia delle religioni lungo i secoli? La nostra mappa interattiva propone un breve excursus sulla diffusione delle principali religioni. La religione, infatti, ha avuto una forza irresistibile: ha fatto nascere l’arte e i valori etici, ha plasmato i popoli, ha rivoluzionato i valori, cementato gli imperi e scatenato guerre.
E ancora oggi, nel mondo, a fronte di 1 miliardo di non credenti, ci sono 5 miliardi di persone che hanno una fede. Credono in Allah o in Gesù Cristo. Ma anche negli spiriti della natura, come gli indios, o nel dio uomo elefante, come gli indù.
Vuoi vedere 5000 anni di storia in 90 secondi?
Pronti, partenza, via
da FOCUS.it
orchidea- Numero di messaggi : 35
Data d'iscrizione : 10.11.08
più stato, più religione
Nel corso degli ultimi mesi i media sono impegnati a convincere la popolazione in merito a una fantomatica crisi, la quale di fatto si sta realizzando, SE si sta realizzando, giusto e soltanto perché se ne parla.
Non esiste una contestualizzazione oggettiva di questa crisi. Il fatto che i media ne parlino costantemente, dandola per scontata, indica la volontà di imporla nel modo di pensare della gente.
Che ruolo hanno i governi in tutto questo? E la religione?
Voglio prendere come spunto una conferenza tenuta da Tremonti qualche settimana fa.
Tremonti parla di questa crisi di dimensioni ciclopiche, del grande problema dell'economia di essersi distaccata dalla res (lui per primo, visto che non parla della crescita industriale delle aziende sane e dell'economia produttiva e in genere, crescita che in REaltà c'è), della storica rimessa in discussione del capitalismo, per poi dire che "per fortuna c'è un ritorno alla religione", e ne parla seduto accanto a dei vescovi.
Crisi -> fine del mondo come lo conosciamo -> affidamento alla Fede, che nello stesso messaggio carico di pathos assume i tratti di Religione, e in particolare Cristiana e Cattolica, anzi di Chiesa Cattolica.
Sappiamo che Tremonti professa in questo periodo, oltre a un fervente cattolicesimo (un po' esagerato, si direbbe, per un economista uomo politico di un partito semilaico), anche un ritorno a "più stato". Dopo tanto Locke ci vuole un po' di Hobbes.
"Se c'è crisi, l'unico appiglio è lo stato". Stato che d'altronde ritorna ad avere un certo peso nell'economia: non a caso altro argomento ora molto battuto sui media è il ritorno ai titoli di stato (il che significa che, sull'onda della crisi, enormi masse di capitali si spostano dalla finanza per diventare credito agli stati).
Anche i paesi emergenti (forse già emersi e più emersi di noi) cercano di cavalcare quest'onda. Non potendo proprio parlare di crisi, l'India ha di recente approfittato degli attentati terroristici per imporre l'allarme terrorismo, altro buon metodo per aggiungere stato.
Il ruolo della religione in tutto questo è di controllo ma soprattutto di legittimazione. Religiosi che si picchiano al tempio, il papa ogni sera al telegiornale, arabi che scoppiano negli autobus e altre cose simili snocciolate dai media con frequenza giornaliera hanno come risultato che si parla ancora di più della religione, anche se non bene in ogni frangente, ma se ne parla. Questo meccanismo rende la religione imprescindibile dal modo di pensare della popolazione e quindi imprescindibile dallo stato.
Una dichiarazione pubblica come quella di Tremonti era inevitabile in un periodo così. Mai come ora i buoni rapporti tra potenze occidentali e Chiesta Cattolica (dal 2001 alleati contro il nemico comune simboleggiato dalla mezzaluna) potevano trovare un accordo così forte e totalizzante, in vista di questa piccola fine del mondo da loro paventata.
Non esiste una contestualizzazione oggettiva di questa crisi. Il fatto che i media ne parlino costantemente, dandola per scontata, indica la volontà di imporla nel modo di pensare della gente.
Che ruolo hanno i governi in tutto questo? E la religione?
Voglio prendere come spunto una conferenza tenuta da Tremonti qualche settimana fa.
Tremonti parla di questa crisi di dimensioni ciclopiche, del grande problema dell'economia di essersi distaccata dalla res (lui per primo, visto che non parla della crescita industriale delle aziende sane e dell'economia produttiva e in genere, crescita che in REaltà c'è), della storica rimessa in discussione del capitalismo, per poi dire che "per fortuna c'è un ritorno alla religione", e ne parla seduto accanto a dei vescovi.
Crisi -> fine del mondo come lo conosciamo -> affidamento alla Fede, che nello stesso messaggio carico di pathos assume i tratti di Religione, e in particolare Cristiana e Cattolica, anzi di Chiesa Cattolica.
Sappiamo che Tremonti professa in questo periodo, oltre a un fervente cattolicesimo (un po' esagerato, si direbbe, per un economista uomo politico di un partito semilaico), anche un ritorno a "più stato". Dopo tanto Locke ci vuole un po' di Hobbes.
"Se c'è crisi, l'unico appiglio è lo stato". Stato che d'altronde ritorna ad avere un certo peso nell'economia: non a caso altro argomento ora molto battuto sui media è il ritorno ai titoli di stato (il che significa che, sull'onda della crisi, enormi masse di capitali si spostano dalla finanza per diventare credito agli stati).
Anche i paesi emergenti (forse già emersi e più emersi di noi) cercano di cavalcare quest'onda. Non potendo proprio parlare di crisi, l'India ha di recente approfittato degli attentati terroristici per imporre l'allarme terrorismo, altro buon metodo per aggiungere stato.
Il ruolo della religione in tutto questo è di controllo ma soprattutto di legittimazione. Religiosi che si picchiano al tempio, il papa ogni sera al telegiornale, arabi che scoppiano negli autobus e altre cose simili snocciolate dai media con frequenza giornaliera hanno come risultato che si parla ancora di più della religione, anche se non bene in ogni frangente, ma se ne parla. Questo meccanismo rende la religione imprescindibile dal modo di pensare della popolazione e quindi imprescindibile dallo stato.
Una dichiarazione pubblica come quella di Tremonti era inevitabile in un periodo così. Mai come ora i buoni rapporti tra potenze occidentali e Chiesta Cattolica (dal 2001 alleati contro il nemico comune simboleggiato dalla mezzaluna) potevano trovare un accordo così forte e totalizzante, in vista di questa piccola fine del mondo da loro paventata.
wolfe- Numero di messaggi : 5
Data d'iscrizione : 28.11.08
Re: Il fenomeno religioso
Non mi tengo molto informato sulle questioni politiche e sulla cronaca, per cui sicuramente la mia opinione non sarebbe competente...
Di certo da sempre, e soprattutto nei momenti di crisi (reale o indotta dai media) o di conflitto, gli stati sembrano "sfoderare" e "brandire", contro chissà quale immaginario nemico, e in chissà quale inesistente guerra, l'arma delle tradizioni, della religione, dei "valori"... mi viene in mente il bigottismo esasperato sbandierato dagli USA (ma l'Europa non é certo da meno) per far fronte alla "minaccia" islamica... quasi per travestire da "crociate", da "scontri fra civiltà" (titoli abusati da giornali e tv), conflitti originati da ben più prosaiche e "aconfessionali" preoccupazioni
Di certo da sempre, e soprattutto nei momenti di crisi (reale o indotta dai media) o di conflitto, gli stati sembrano "sfoderare" e "brandire", contro chissà quale immaginario nemico, e in chissà quale inesistente guerra, l'arma delle tradizioni, della religione, dei "valori"... mi viene in mente il bigottismo esasperato sbandierato dagli USA (ma l'Europa non é certo da meno) per far fronte alla "minaccia" islamica... quasi per travestire da "crociate", da "scontri fra civiltà" (titoli abusati da giornali e tv), conflitti originati da ben più prosaiche e "aconfessionali" preoccupazioni
Re: Il fenomeno religioso
Ciao amici, vi posto questa bellissima lettera apparsa oggi sull'editoriale dei lettori de "Il Caffè":
( da http://www.caffe.ch )
Uno spunto su cui meditare!
Le religioni non devono
impedirci di pensare
Nicolò Panepinto
Da secoli ormai le religioni hanno addormentato il pensiero dell’uomo, negando loro il diritto di creare la propria individualità. Un aspetto che mi spinge a fare alcune considerazioni.
A mio modo di vedere credo che la ricerca della propria interiorità non debba essere soppressa, ma anzi debba essere aiutata affinché possa venire, da chiunque, espressa liberamente. Certo, è difficile perché tutta la nostra mente è fatta di pensieri, giudizi, pregiudizi, teorie, religioni, culti e opinioni. Per cui, chi è ossessionato profondamente da qualche idea, religiosa o filosofica, non può facilmente riuscire davvero a meditare. Perché proprio la sua “ossessione” sarà la sua principale barriera, il suo ostacolo insormontabile.
E allora, se sei cristiano, indù, o musulmano ti sarà difficile entrare in quel sottile filo di ricerca dentro la tua interiorità. Perché la tua filosofia ti impedirà movimento, ti dirà sempre in che direzione andare. Ovvero, se questo deve essere represso e quell’altro, invece, espresso. O viceversa. A mio parere tutte le filosofie e le religioni, o le ideologie, sono repressive. Il motivo? Perché danno delle interpretazioni. Nel senso che non permettono di vedere la vita per quello che è, ma impongono un’interpretazione univoca.
Perciò chi volesse addentrarsi profondamente in meditazione deve essere consapevole di questo controsenso, dell’assurdità delle ideologie. E allora un consiglio. Cerchiamo di essere semplici uomimi, senza filosofie, senza idee verso la vita. Cerchiamo, insomma, di essere ricercatori della verità, persone che si interrogano profondamente per sapere cosa sia la vita, il senso e tutto ciò che ruota attorno. E quindi non imponiamo a nessuno verità o ideologie precostituite, o che sono solo frutto della nostra intimità, dei nostri pensieri più profondi e personali. In questo modo sono convinto che troveremo più facilmente il modo di entrare dentro noi stessi e capire la nostra assoluta via.
In conclusione, voglio dire che l’amore nasce dentro l’uomo fin dal primo giorno della sua venuta al mondo, non necessita di essere spiegato attraverso il credo, o per mezzo di sacre scritture. Bensì, va vissuto nella sua totale luminosità, senza barriere, ostacoli o confini di alcun tipo e genere.
( da http://www.caffe.ch )
Uno spunto su cui meditare!
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